È interessante scoprire la varietà dei riti funebri nel mondo, soprattutto per capire come la morte stessa venga interpretata in maniera diversa da ogni cultura.
Nel nostro viaggio attraverso le tradizioni funebri oggi facciamo tappa nell’universo del rito funebre musulmano.
Nel Corano, testo sacro dell’Islam, non esistono indicazioni specifiche riguardanti la celebrazione dei riti funebri. Tutte le usanze e le pratiche odierne, infatti, sono frutto di tradizioni antiche tramandate nei secoli a seconda dei gruppi e dei territori di provenienza.
Prima di analizzare le diverse fasi del rito funebre musulmano, è importante specificare che c’è una differenza primaria rispetto, ad esempio, alla religione cattolica, e riguarda l’idea della morte.
Per i musulmani, che credono nella resurrezione, la morte indica il passaggio versa la vita vera. Per questo nei funerali musulmani salta subito all’occhio la sobrietà e compostezza dei partecipanti ed è veramente improbabile vedere persone piangere di disperazione.
Scopriamo di quali fasi si compone il rito.
Un’altra caratteristica che rende molto particolare il rito musulmano è la sua rapidità. È importante, infatti, che la salma sia sepolta il prima possibile. Ma esistono delle fasi che precedono e seguono questo momento:
La prima fase consiste nel Ghusl, una purificazione essenziale, effettuata solitamente da quattro familiari e amici dello stesso sesso del defunto. Il corpo, rivolto verso la Mecca, viene lavato dall’alto verso il basso e da destra verso sinistra per tre volte consecutive.
Successivamente il defunto viene asciugato e cosparso di incenso, canfora e oli profumati. Il corpo viene poi avvolto in stoffe bianche, rigorosamente di numero dispari, 3 per gli uomini e 5 per le donne.
Dopo la preparazione della salma inizia il momento della preghiera collettiva, durante la quale si chiede misericordia per il defunto. Come dicevamo, per far sì che la sepoltura avvenga prima possibile, non sono previste veglie o visite ai familiari.
Il rito è coordinato dall’Imam: i partecipanti devono disporsi in tre file, dove la prima viene occupata in primis dal parente maschio.
Nelle successive file abbiamo gli altri uomini, poi i bambini e per finire le donne. La durata della preghiera varia dai 30 ai 70 minuti.
Dopo la preghiera la salma viene portata al cimitero. La religione prevede che il corpo sia seppellito senza il feretro, ma dal momento che in alcuni Paesi questo non è consentito, si è soliti optare per una bara in legno.
La tomba deve essere perpendicolare alla Mecca, così che il defunto sia disposto sempre frontalmente. Per finire si recita una preghiera e ogni partecipante getta un mucchietto di terra nella tomba.
Una curiosità: le lapidi sono sempre molto semplici, non ci sono foto o scritte che vadano oltre la data di nascita e di morte e un verso del Corano.
Subito dopo la sepoltura iniziano i 3 giorni di cordoglio, durante i quali la famiglia del defunto organizza un piccolo rinfresco per ricevere le condoglianze. La moglie del defunto, invece, deve evitare abiti eleganti e vistosi e non può uscire di casa per tutto il periodo del lutto, che dura 4 mesi e 11 giorni.
Se hai trovato interessante questo articolo sul rito funebre musulmano, scopri le curiosità che riguardano il rito funebre anglosassone.