I riti funebri variano a seconda della religione e delle usanze di ogni paese. In tanti film, ad esempio, siamo abituati a vedere le celebrazioni dei riti anglosassoni, che attirano tanto la nostra curiosità perché così diverse dalle nostre.
Alla base c’è naturalmente l’idea di riunirsi per porgere l’ultimo saluto al defunto, ma mentre in Italia questo momento è associato a una sensazione di sconforto, dolore e disperazione, in molti paesi, come quelli anglosassoni, la tradizione è decisamente diversa.
Le origini dei rinfreschi funebri in realtà risalgono a moltissimi anni fa, precisamente al periodo dell’antica Roma. La storia ci insegna che il culto dei morti era molto sentito dagli antichi romani, tanto che dedicavano al defunto cure e attenzioni costanti, simbolo di affetto e di rispetto, oltre che di vicinanza.
Il rito era sostanzialmente suddiviso in due momenti: funus, ovvero tutte le operazioni di vestizione, esposizione e corteo che accompagnavano la salma nell’aldilà e il refrigeria, ovvero il banchetto. Il senso del convivio, tenuto presso la tomba del defunto, era quello di far partecipare il defunto stesso come ospite silenzioso e invisibile.
Con il tempo questi banchetti persero il loro significato profondo per trasformarsi in uno sfoggio di ricchezza e lusso da parte delle famiglie maggiormente benestanti.
Come accade con tantissime tradizioni, anche quella del banchetto funebre si è trasformata negli anni, assumendo un significato e una forma diversa a seconda dei paesi del mondo.
Tra tutti, i paesi anglosassoni sono quelli che maggiormente vengono associati all’idea del ‘’funeral party’’, il ricevimento in onore del defunto. È tradizione allestire dei veri e propri banchetti, con tanto di catering e musica dal vivo, per socializzare e celebrare così il passaggio del defunto ad una vita diversa, migliore.
Si chiacchiera, si ricordano i momenti felici passati accanto alla persona che non c’è più, si scambiano pensieri, memorie e speranze. L’atmosfera è molto familiare e accogliente e a fine rinfresco molto spesso la famiglia del defunto organizza una raccolta fondi in suo onore, devolvendo poi la somma ad organizzazioni benefiche e alle loro cause sociali, dunque facendo una o più donazioni in memoria.