Il momento del lutto è una fase molto delicata nella vita di ogni individuo. Per di più, si tratta di un argomento sensibile da trattare e che rende davvero difficile e importante la scelta delle parole con cui comunicare una notizia come questa.
Una domanda che attanaglia i genitori e chiunque si trovi a parlare con un minore è: come si può spiegare la morte ai bambini?
Abbiamo raccolto qualche consiglio che speriamo possa esserti d’aiuto.
La prima cosa da tener presente è che i bambini hanno una sensibilità sorprendente, che fa parte della loro inestimabile bellezza e pertanto deve essere custodita e trattata con cura.
Un elemento da considerare quando si comunica questa notizia è il luogo in cui ci si trova. Sarebbe preferibile, infatti, scegliere un posto in cui il bambino si senta al sicuro, libero di esprimere le proprie emozioni e fare domande.
Anche i bambini, infatti, esattamente come gli adulti, attraversano delle vere e proprie fasi del lutto e reagiscono a modo loro e con i loro tempi alla notizia della perdita di una persona amata.
Le parole chiave per affrontare questo momento così difficile sono dunque “delicatezza” e “tatto”. Solo così potremo entrare in punta di piedi nella concezione curiosa e fantasiosa che i bambini hanno della morte.
Ecco alcune frasi che potresti dire per mantenere un approccio emotivo e sensibile:
· A volte nella vita capita che le persone che amiamo vadano via. È normale sentirsi tristi o confusi quando accade e tu puoi farmi tutte le domande che vuoi.
· Anche se questa persona non è più insieme a noi, ci ha lasciato tanti ricordi bellissimi e noi possiamo parlarne e riviverli insieme tutte le volte che desideri.
· Le persone che abbiamo perso continueranno a vivere con noi finché noi le ricorderemo nei vari momenti della nostra vita.
Al contrario, sarebbe meglio evitare frasi quali:
· Non piangere, devi essere forte perché lui/lei non vorrebbe vederti così.
· Non lo/la rivedremo mai più.
· Ci ha lasciati per sempre.
Già da piccoli può essere parlare ai bambini del ciclo della vita, abituandoli all’idea che tutto ha un inizio e una fine. Così facendo, con il passare degli anni la morte non sarà più considerata un taboo o qualcosa da cui difendersi, ma una fase della vita, esattamente come tutte le altre.